Oggi 29 settembre, facciamo il punto su quello che è stata l’annata, sulla prima parte di vendemmia e sulle fermentazioni.

La stagione è stata caratterizzata da: grandinata il 24 aprile, da una primavera molto piovosa, tutto maggio fino alla metà di giugno, continuando con un’estate mite con forti precipitazioni. Da ricordare i 140mm di pioggia del 16 luglio. Un clima umido a primavera che ha favorito le malattie in vigna. Per fortuna  i mesi di agosto e settembre sono stati poco piovosi e con tanto sole.

Ad oggi abbiamo vendemmiato il pecorino, il trebbiano e il Montepulciano d’Abruzzo per fare il Cerasuolo. Qualità ottima ma quantità quasi dimezzata; in parte dalla grandinata che ha eliminato completamente i germogli ed in parte dalla peronospora.

Le fermentazioni sono state gestite con i lieviti presenti sulle nostre uve. Qualche giorno prima dell’inizio della vendemmia abbiamo raccolto circa 2 quintali d’uva, pigiati e lasciati fermentare spontaneamente, a fermentazione partita sono stati utilizzati per inoculare il mosto vendemmiato. Tecnica del pied de cuve!Ci siamo divertiti a fare qualche prova di vinificazione; abbiamo fatto una base spumante con un piccolo vigneto di chardonnay (destinato ad essere sovrainnestato quest’inverno) con cui vorremmo fare: spumante metodo classico?? Frizzante??? Vedremo…Abbiamo fatto un pecorino macerato, una parte fermentata in anfora di terracotta e una parte in acciaio.

Le fermentazioni procedono bene, sono sicuramente più difficili da gestire rispetto ad un’enologia convenzionale, richiedono una maggiore attenzione, bisogna cercare di prevenire eventuali problemi non avendo molti strumenti per intervenire dopo. C’è sicuramente un po’ di ansia in più ma ne vale decisamente la pena per avere vini unici, espressione dell’annata e del nostro splendido territorio.

I profumi della cantina con il mosto in fermentazione non riesco a “pubblicarli”…a presto!